ASTE IMMOBILIARI, ANALISI 2022 E ANDAMENTO 2023

Acquistare immobili all’asta, in questo contesto che vede l’aumento dei tassi di interesse e una alta inflazione, potrebbe rappresentare un’ottima opportunità di investimento. In Italia, infatti il 77% dei lotti venduti all’asta hanno un prezzo inferiore ai 100 mila euro.

Nel 2022 si sono registrate 191 mila aste immobiliari per un valore complessivo di circa 13 miliardi, un +3& rispetto al 2021. Attualmente il settore delle aste immobiliari in Italia non è molto sviluppato ma potrebbe acquisire un ruolo crescente all’interno del settore delle compravendite e rappresentare quindi una opportunità in più per chi deve acquistare un immobile.

In un contesto di aumento di tassi di interesse e di alta inflazione i lotti al di sotto dei 100 mila euro (il 77% del totale) permettono molto spesso agli acquirenti di non contrarre mutuo o di accenderne uno molto inferiore di durata e costi. Questi vantaggi fanno gola sia agli investitori che a chi decide di acquistare la sua prima casa tramite asta immobiliare.

Quali le regioni e le città con più immobili in asta?

Se si analizza la localizzazione territoriale degli immobili in asta, ai vertici si trovano: Lombardia, Sicilia e Lazio con il 36% del totale dei lotti in asta. Per quanto riguarda le città, in testa alla classifica resta ancora Roma con 6.839 lotti in asta, la quale da sola comprende nel suo territorio il 5,4% del totale dei lotti totali, per un valore di circa 940 milioni. In seconda posizione c’è Milano con 4.170 lotti per un valore di 540 milioni seguita da Napoli, con 3.665 lotti per un valore complessivo di 453 milioni.

Prezzi medi degli immobili in asta

Dall’analisi emerge che il Veneto guida la classifica con prezzi medi maggiori per immobili non residenziali (180.424 euro) e terreni (170.335 euro), mentre il Lazio risulta essere la regione con prezzi medi maggiori per quanto riguarda gli immobili residenziali (101.595 euro).

Andamento del mercato delle aste in Italia nel 2022

Lo scorso anno si sono registrate 191.253 aste immobiliari, per un valore complessivo di 13,2 miliardi. Un dato in crescita solo del 3% rispetto al 2021 e inferiore del -25% rispetto al 2019, anno in cui tutte le operazioni si sono potute svolgere a pieno regime prima del biennio pandemico e del rallentamento delle procedure da parte dei tribunali.

Svalutazione degli immobili in asta

Nel 2022, il valore degli immobili in asta è calato complessivamente del 7% rispetto, mentre il valore medio degli stessi è sceso a 106 mila euro, in continua contrazione rispetto ai 113 mila euro del 2021 e ai 122 mila euro del 2020.

Questo dato si spiega perché solo il 37% delle procedure nei tribunali ha avuto una data fissata per l’asta nel corso dell’anno. Le rimanenti 63% delle procedure esecutive sono ancora pendenti. Questo significa che finisco all’asta sempre gli stessi immobili, che se non acquistati subito o in caso di aste deserte, subisco ribassi del prezzo prima di un nuovo tentativo di vendita. Quindi la somma complessiva di questi ribassi ha portato una svalutazione nel solo 2022 di 2,2 miliardi, con una svalutazione media degli immobili nel corso dell’anno del 29%.

Andamento aste nel 2022

Gli immobili principalmente messi in vendita sono di tipo residenziale, essi rappresentano il 56% del totale di fatto allineandosi come dato con quanto osservato nel 2019.

 

 

Le stime andamento 2023

Se le previsioni di stima saranno confermate nei prossimi 12/24 i tribunali non riusciranno a mettere all’asta tutti gli immobili pignorati.

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