Balconi prefabbricati: come creare lo spazio esterno oggi tanto desiderato

A seguito del lockdown dello scorso anno, si conferma il trend avviatosi nella ricerca di soluzioni abitative più confortevoli e spaziose: cucina abitabile, doppio bagno, un bel salone e almeno una stanza da destinare allo svolgimento del lavoro out of office sono le caratteristiche più richieste. Ma, accanto agli aspetti che riguardano l’interno dell’edificio, anche la presenza di uno spazio verso l’esterno, come un giardino o un balcone, sono elementi sempre più desiderati.

E se l’edificio dei sogni, posto ai piani rialzati, è perfetto in ogni altro aspetto ma privo di uscite verso l’esterno, è possibile trovare una soluzione?

La risposta oggi è affermativa e non mancano esempi pratici di chi abbia già optato per questa soluzione.

In Italia esistono diverse aziende che propongono sistemi prefabbricati per balconi in legno o in acciaio. Si tratta di soluzioni possibili, anche se, come spiegano i tecnici, va valutato di volta in volta il contesto. Come è facile intuire, è più semplice intervenire su fabbricati non d’epoca sfruttando l’occasione di una ristrutturazione completa che ne ridisegni la facciata.

Ma quali sono di fatto le soluzioni a disposizione?

Ad oggi è possibile intervenire attraverso due soluzioni: i balconi autoportanti o quelli modulari, che poggiano su una struttura che parte da terra e si ripropone a piani differenti. Diverse le imprese italiane che propongono soluzioni di vario tipo: monoblocchi in alluminio da agganciare alle facciate; balconi autoportanti in legno, che si adattano a diversi tipi di facciate; soluzioni autoportanti o modulari, in diversi materiali, anche per edifici disposti su più piani.

Sono state sviluppate delle soluzioni anche per gli appartamenti mansardati. In questi casi si tratta di “finestre – balcone” inseribili in coperture a falda e composte da un’apertura a vasistas e da un elemento apribile dotato di ringhiera. Questo piccolo manufatto è facile da installare e non incrementa la volumetria. Inoltre, garantisce più luce e ventilazione grazie al doppio vetro apribile.

Un’altra tecnologia messa a punto per gli ultimi piani delle case è il prodromo a infissi, capaci di ribaltarsi e di aprirsi in balconi.

Per non parlare, poi, dell’idea che è stata sviluppata in Spagna dall’architetto Luis Quintano, il quale, partecipando al concorso indetto dalla compagnia di assicurazioni Asemas, ha immaginato di progettare un balcone modulabile. Si tratta di un prototipo prefabbricato per installare moduli aggiuntivi sulle facciate di edifici esistenti con diverse possibilità di configurazione. Un sistema pensato per essere flessibile e per adattarsi a contesti via via differenti: i balconi, infatti, sono immaginati in versione singola o doppia, coperti o all’aperto, completi di fioriere, tende da sole, altre tende o luci. Progetto che ha aperto un nuovo tema per l’architettura.

Si tratterà di soluzioni sempre più utilizzate per rispondere alle esigenze dei clienti?

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