È possibile acquistare un immobile all’asta ottenendo un mutuo?

Ottenere un mutuo per acquistare un immobile all’asta è possibile? Si tratta di un’operazione semplice? Ci sono differenze con l’ottenimento di un mutuo in caso di acquisto sul libero mercato?

Sicuramente queste sono alcune delle domande che ronzano nella tua testa. Magari stai pensando di investire in un immobile presente sul mercato delle aste giudiziarie ma pensi che sia necessaria l’intera somma per farlo. Questo è sicuramente uno dei falsi miti che chiariremo con il nostro articolo.

Partiamo proprio da questo punto: si può acquistare un immobile all’asta ottenendo un mutuo?

La risposta è sì. Non è assolutamente vero che per acquistare un immobile in asta sia necessario disporre dell’intera somma in contanti e non bisogna precludersi questa opportunità solo per il fatto di non avere la liquidità necessaria. Si può ottenere un mutuo, anche corrispondente al 100% della somma necessaria, ma occorre fare molta attenzione.

Infatti, se qualche tempo fa le banche erano solite ripetere che non era “tecnicamente fattibile” acquistare un immobile all’asta mediante un mutuo, oggi la tendenza si è invertita e la risposta sarà molto spesso affermativa sottolineando che si tratta di un’operazione semplice e ordinaria.

Quello che la maggior parte delle persone non sa, però, è che la banca baserà in un primo momento la risposta valutando esclusivamente i documenti reddituali del cliente come CUD e busta paga. Verificati questi aspetti la risposta, in merito alla somma richiesta, sarà positiva o negativa sulla base dello stipendio e della capacità di pagare le rate del richiedente.

E l’immobile oggetto dell’asta? Questo sarà considerato solo in fase di aggiudicazione! Ed è proprio su questo aspetto che sorgono le problematiche e la differenza sostanziale con la richiesta di un mutuo ordinario.

Nell’ipotesi di mutuo ordinario, la banca effettuerà due verifiche in parallelo prima di procedere alla delibera del mutuo: la situazione reddituale del richiedente e la stima del valore dell’immobile. Se il risultato delle verifiche sarà positivo, la banca darà il proprio benestare mediante la delibera e l’acquirente potrà procedere all’acquisto dell’immobile firmando contestualmente l’atto d’acquisto e l’atto di mutuo, passaggio con il quale l’acquirente ottiene i soldi necessari al pagamento del prezzo e la banca richiede l’iscrizione di un’ipoteca sull’immobile.

Nel caso di immobile in asta questa procedura non può essere applicata.

Come abbiamo detto poco prima nel caso di immobile in asta la banca non può verificare il valore dell’immobile se non dopo che il cliente sia riuscito ad aggiudicarlo e il rischio potrebbe essere proprio quello di non riuscire ad ottenere per tempo la somma necessaria a saldare l’acquisto e perdere, così, l’aggiudicazione dell’immobile.

Occorre sapere, infatti, che con il tribunale prima si salda il prezzo e solo dopo (non prima di 90 – 120 giorni) si diventa proprietari. Ma la banca non può apporre ipoteca se non si diventa proprietari del bene. La banca, inoltre, potrebbe non riuscire ad accedere all’immobile entro la data prevista per il saldo e se non riesce ad effettuare la perizia non può concedere la delibera per un mutuo. O ancora: l’immobile potrebbe presentare problemi tecnici (di tipo catastale, urbanistico, edile…) tali da non consentire l’accensione di un mutuo o essere soggetto a ulteriori costi nascosti per i quali cresce la somma da richiedere, ma la banca non è disposta a concedere più di quanto comunicato in prima istanza.

Il verificarsi di una o più di queste problematiche potrebbe portare a far saltare la delibera di mutuo e, se non si riesce a saldare il prezzo entro i termini perentori stabiliti dal tribunale, il giudice procederà in primo luogo a confiscare la somma data in anticipo, il 10% dell’offerta minima,  e cosa ancora più grave, richiederà al mancato aggiudicatario la differenza di prezzo qualora nell’asta successiva l’immobile venga aggiudicato ad un prezzo inferiore.

In sintesi, dunque, quali aspetti occorre valutare prima di richiedere un mutuo per un immobile in asta?

In primo luogo che occorre informarsi sulle condizioni dell’immobile e su tutti i costi connessi all’immobile in caso di aggiudicazione. La banca non potrà apporre ipoteca se non dopo l’aggiudicazione e si dovrà procedere con prefinanziamento. In questo caso occorre valutare bene i tassi di interesse perché non è detto che il prefinanziamento si trasformi in un mutuo ordinario immediatamente con l’acquisto della proprietà sul bene. Ci si potrebbe trovare nella situazione vista in precedenza: è stato concesso il prefinanziamento valutando solo l’aspetto reddituale del cliente, ma, se una volta acquistato, l’immobile si riveli non finanziabile l’acquirente dovrà risolvere il problema sanando l’immobile pagando per ogni mese necessario interessi molto alti.

Il consiglio:

In conclusione, quindi, se non sei sicuro di poter effettuare tutti i controlli da solo non incorrere in rischi e affidati a dei professionisti che possano realizzare per te tutte le verifiche sull’immobile e sui costi totali in caso di aggiudicazione. Grazie alla presenza di consulenti finanziari in sede, noi di Luffarelli Aste Immobiliari, possiamo realizzare per te tutte le verifiche necessarie, metterci in contatto con i più affidabili istituti bancari convenzionati e con esperienza in mutui per le aste e permetterti di ottenere il mutuo necessario per concludere il tuo affare!

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