PREZZI DELLE CASE IN AUMENTO, RISPARMIA ACQUISTANDO ALL’ASTA

Milano si conferma la città più cara per l’acquisto di un immobile, seguita da Roma e Firenze. Dal centro studi Nomisma: la domanda abitativa è oggi ai massimi storici. Il 3,7% dei nuclei familiari sta attualmente cercando una casa da comprare e un altro 9,6% si dichiara intenzionato ad avviare la ricerca entro l’anno. Secondo le previsioni degli analisti, nel corso dei prossimi tre anni caleranno di poco le compravendite di immobili, ci sarà una marcata diminuzione delle erogazioni di mutuo e cresceranno i prezzi delle case.  Se le predizioni verranno rispettate significa comunque che la compravendita si attesterà sopra i livelli pre-pandemia.

Aumento dei prezzi delle case nelle grandi città

Oltre al problema delle erogazioni dei mutui, ci sarà anche quello dell’aumento dei prezzi delle case legato all’inflazione, specialmente nelle grandi città. Basti pensare che ad esempio a Milano lo scorso luglio le quotazioni sono salite del 6,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima e nel triennio 2022-24, il capoluogo lombardo registrerà, secondo quanto dichiarato da Nomisma, un aumento cumulato dei valori di oltre il 12%. A Roma, invece, i prezzi sono cresciuti “solo” del 4,2% e arriveranno presumibilmente a quota 9%. Il Rapporto di Novembre dell’Osservatorio sul mercato immobiliare di Nomisma delinea un peggioramento nelle prospettive per il futuro: il mercato immobiliare diverrà meno accessibile rispetto a quanto lo sia stato fino a qualche mese fa, anche in ragione della crescita dei valori di compravendita e locazione nel frattempo intervenuta.

Le caratteristiche della domanda d’acquisto

L’Osservatorio si è soffermato anche sugli elementi che caratterizzano la domanda d’acquisto secondo gli operatori. Nel 2022 la priorità è stata rappresentata dall’individuazione di una soluzione abitativa con spazi adeguati, ove far convivere vita familiare e professionale, a differenza di quanto avvenuto nel 2021, quando il fattore di attivazione era invece rappresentato dalla ricerca di un contesto al di fuori dei grandi centri urbani. Dal punto di vista dell’utilizzo, crescono le voci come prima casa, la sostituzione dell’abitazione e l’acquisto come investimento, mentre è in calo quello per la vacanza. Per quanto concerne la mobilità, diminuiscono gli spostamenti verso i comuni di provincia, mentre aumentano quelli dal comune al capoluogo e all’interno del capoluogo stesso. Infine, i driver d’acquisto: il giardino a uso esclusivo o condominiale, il doppio bagno, un ampio balcone, l’abitazione nuova o ristrutturata e la vicinanza ai servizi come scuole, sanità e uffici sono in cima alle preferenze che guidano la domanda di casa.

Aumentano i costi per la locazione

Per il mercato della locazione di abitazioni, dove si sta trasferendo una quota della domanda abitativa, si conferma il tasso di crescita dei canoni del primo semestre (attorno all’1% in media), a fronte della stasi registrata nel segmento degli uffici e della lieve flessione in quello dei negozi. Per Nomisma, il +1,1% dei canoni di locazione delle abitazioni, preceduto da un +0,9% nella prima parte dell’anno “testimonia la pressione della componente di domanda che resta esclusa dal mercato dell’acquisto e di quella già robusta di chi cerca casa in affitto”.

La soluzione? Acquistare tramite asta immobiliare

Il principale vantaggio di acquistare casa a un’asta è il risparmio che ne deriva: in media, si riesce a ottenere l’immobile a un prezzo che va dal 20 fino al 40% in meno rispetto al valore di mercato. Il numero delle case all’asta in Italia è visibilmente aumentato. In sei mesi l’incremento registrato è stato del 20,2%, +59,5% in un anno e mezzo.

 

Comunque, anche chi non dispone subito dell’intera somma necessaria può contare su appositi mutui.

 

Grazie a un accordo con l’Associazione Bancaria Italiana è oggi possibile richiedere speciali «mutui aste giudiziarie» agevolati che vengono erogati dagli istituti convenzionati, ottenendo finanziamenti che coprono sino all’80% del valore di stima dell’immobile o del prezzo di aggiudicazione se di importo inferiore alla stima.

Comprare casa all’asta: le spese da affrontare

L’acquisto di una casa all’asta rientra, come già detto per la richiesta del mutuo, tra le tipologie di immobili per cui è possibile richiedere l’agevolazione prima casa. Ci sono, comunque, delle spese importanti da sostenere e di cui è bene essere perfettamente a conoscenza prima di partecipare a qualunque asta. Analizziamole di seguito:

  • caparra, da versare prima dell’asta e che è pari ad un importo compreso tra il 10 e il 20% del valore dell’immobile. Qualora non dovessimo aggiudicarci l’asta questa cifra ci verrà, naturalmente, restituita;
  • eventuale sanatoria di tipo urbanistico o catastale (se la casa ne è sprovvista);
  • eventuali spese di condominio non sanate dal proprietario precedente;
  • spese legate al trasferimento di proprietà, ovvero rilascio attestazione energetica, marca da bollo da 16 euro, registrazione alla Conservazione dei Registri Immobiliari, cancellazione di iscrizioni sull’immobile, spese del notaio in caso di mutuo).

E voi dove comprereste casa? Rivolgiti a Luffarelli Aste Immobiliari al numero 06.96.43.05.15 oppure scrivi all’indirizzo info@luffarelliasteimmobiliari.it. Visita la nostra sezione immobili Immobili all’asta.

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