QUANTO COSTA PARTECIPARE AD UN’ASTA GIUDIZIARIA

Per partecipare a un’asta giudiziaria, sono previsti alcuni costi che possono variare a seconda del paese e del sistema giuridico in cui si svolge l’asta. Di seguito ti fornirò alcune informazioni generali sui costi comuni associati alla partecipazione a un’asta giudiziaria, ma è importante notare che potrebbero esserci delle differenze specifiche nelle procedure di ogni giurisdizione.

 

  1. Deposito cauzionale: Di solito, per partecipare a un’asta giudiziaria, è richiesto un deposito cauzionale che serve a garantire la serietà dell’offerente. Il deposito cauzionale può essere una percentuale del prezzo di base d’asta o un importo fisso stabilito dalle autorità competenti.
  2. Diritti di partecipazione: In alcuni paesi, è richiesto il pagamento di diritti di partecipazione per ottenere l’autorizzazione a partecipare all’asta. Questi diritti possono variare a seconda del tipo di asta e del valore del bene all’asta.
  3. Spese legali: Potrebbe essere necessario assumere un avvocato o un consulente legale per assisterti nella partecipazione all’asta e nella gestione delle procedure legali associate. Le spese legali possono variare in base alla complessità del caso e all’avvocato scelto.
  4. Commissioni dell’asta: In alcuni casi, viene applicata una commissione sull’importo finale dell’offerta vincente. Questa commissione viene spesso calcolata come una percentuale dell’importo finale dell’offerta e viene pagata all’ente che gestisce l’asta.
  5. Oneri fiscali e spese accessorie: Alcune giurisdizioni richiedono il pagamento di oneri fiscali o altre spese accessorie una volta che l’asta è stata vinta. Queste spese possono includere imposte di trasferimento, tasse di registrazione o altre spese amministrative.

 

È importante notare che i costi effettivi possono variare notevolmente a seconda della specifica asta e delle regole del paese in cui si svolge. È consigliabile ottenere informazioni precise e dettagliate sulle spese specifiche relative all’asta a cui si desidera partecipare contattando direttamente l’ente che gestisce l’asta o consultando un consulente legale specializzato in questo settore.

Oltre al prezzo di aggiudicazione del bene ci sono altre spese da sostenere. Tra le altre spese poste a carico dell’aggiudicatario ve ne sono alcune necessarie, connesse al decreto di trasferimento, ma anche altre, di natura meramente eventuale, legate allo stato del bene.

 

Tra le spese sono annoverati i costi per:

 

  • imposta di registrazione decreto di trasferimento: ad aliquota variabile a seconda che l’aggiudicatario benefici o meno delle agevolazioni prima casa e comunque di importo non inferiore a 1.000,00 euro. L’imposta è calcolata considerando il prezzo di aggiudicazione del bene come base imponibile;
  • IVA (alternativa all’imposta di registro), se l’acquisto vi è soggetto: ad aliquota variabile, anch’essa calcolata considerando il prezzo di aggiudicazione del bene come base imponibile;
  • imposte ipotecarie e catastali (trascrizione e voltura catastale): in misura pari a 50,00 euro ciascuna;
  • costi di cancellazione iscrizioni e trascrizioni pregiudizievoli (ipoteche, volontarie e giudiziali, e pignoramento) se posti a carico dell’aggiudicatario: il costo di cancellazione dell’ipoteca volontaria è pari a 35,00 euro mentre per l’ipoteca giudiziale è pari allo 0,5 % dell’importo dell’originaria iscrizione, cui si aggiungono 59,00 euro di bollo e 35,00 euro di tassa ipotecaria, e comunque di importo non inferiore a 200,00 euro. I costi di cancellazione del pignoramento ammontano invece a 200,00 euro di imposta ipotecaria, cui si sommano 59,00 euro di imposta di bollo e 35,00 euro di tassa ipotecaria;
  • compenso del delegato alla vendita: è liquidato dal giudice dell’esecuzione in base al valore della vendita ed è compreso tra un minimo di 550,00 euro ed un massimo di 1.100,00 euro, oltre contributo previdenziale e Iva se dovuta.

Potrebbero inoltre esserci delle spese eventuali da valutare nel corso dell’asta. Tra queste, sempre a carico dell’aggiudicatario dell’immobile, possono esserci gli oneri di regolarizzazione urbanistica nel caso siano state riscontrate delle difformità nel corso della perizia. Da verificare inoltre, se l’immobile è all’interno di un condominio, se l’esecutato non ha pagato le spese e gli oneri condominiali.

 

Chi vince l’asta, riepilogando, deve pagare:

  • il prezzo di aggiudicazione (da saldare entro 120 giorni)
  • le imposte catastali, ipotecarie e di registro
  • l’IVA (soltanto in caso di acquisto da impresa edile fallita e da società)
  • il notaio, se richiede il mutuo
  • il compenso del delegato alla vendita e delle spese accessorie

Hai bisogno di maggiori chiarimenti? Rivolgiti a Luffarelli Aste Immobiliari al numero 06.96.43.05.15 oppure scrivi all’indirizzo info@luffarelliasteimmobiliari.it. Visita la nostra sezione immobili Immobili all’asta.

Lascia un Commento