300 IMMOBILI ALL’ASTA OGNI GIORNO

Acquistare un immobile all’asta può far risparmiare anche il 30% o il 40% in meno rispetto al valore id mercato. Nonostante questo notevole vantaggio non sono in molte le persone che decidono di acquistare un immobile all’asta questo perché il procedimento può sembrare complicato ai non addetti ai lavori.  Ogni giorno in Italia vanno all’asta oltre 300 immobili, di cui la metà relativi al comparto residenziale. Un’opportunità da prendere in considerazione per chi è alla ricerca di una casa o di un investimento, anche se è importante stare attenti ad alcuni parametri per evitare rischi eccessivi.

Aste immobiliari, come funzionano

Quando immaginiamo un’asta, complici i film che abbiamo visto, pensiamo ad una stanza piena di tutti gli interessati che si sfidano a colpi di rilanci. Nella realtà, nel campo delle aste immobiliari, avviene in modo diverso: si procede, infatti, con aste senza incanto, confrontando le buste presentate dagli interessati all’acquisto. L’offerta va consegnata in busta chiusa alla cancelleria delle esecuzioni immobiliari del Tribunale o presso la Cancelleria fallimentare in caso di fallimenti, indicando, oltre all’importo dell’offerta, anche i dati anagrafici e di contatto dell’offerente. Il tutto accompagnato da un assegno a titolo di cauzione del 10% dell’offerta, che il proponente si vedrà restituire qualora non risultasse vincitore.

Nella data indicata per la vendita, puoi trovarla nell’ordinanza emessa dal giudice delle esecuzioni, si svolge l’udienza alla presenza di tutte le persone che hanno presentato un’offerta in busta chiusa. A quel punto si aprono tutte le offerte che così non son o più revocabili. Ultimamente le procedure prevedono anche di partecipare ad un’asta telematicamente. Le aste telematiche sono ormai quasi la norma a meno che non emergano pregiudizievoli per la procedura e per i creditori. La partecipazione può avvenire attraverso il Portale delle vendite pubbliche del ministero della Giustizia, a fronte della registrazione.

Ma a prescindere dal metodo con cui si partecipa e come ci si aggiudica un immobile è bene leggere attentamente la perizia giudiziale che contiene le informazioni utili a descrivere le caratteristiche e lo stato di fatto dell’immobile, la visura e la planimetria catastale. Dopo aver letto la perizia giudiziale è bene fare un sopralluogo del bene messo all’asta. Questo perché possiamo renderci conto personalmente dello stato dell’immobile e per rendersi conto di persona dello stato dei luoghi. Questo è importante perché se da una parte l’acquisto all’asta consente di risparmiare anche il 30 o 40% rispetto al valore reale dell’immobile, dall’altro le condizioni dell’immobile potrebbero richiedere costi aggiuntivi.

Aste immobiliari, i numeri

Quanto ai numeri, secondo il “Report Aste 2022” curato dal Centro studi AstaSy Analytics di NPLs RE_Solutions, lo scorso anno sono andati all’asta 309 immobili al giorno, ben 13 ogni ora.

Sembrano dati impressionanti ma in realtà si registra un leggero calo. La statistica su base regionale vede al primo posto la Lombardia, con il 15,22% delle aste nazionali, seguita dalla Sicilia (11,15%), dal Lazio (8,82%), dalla Campania (7%) e dalla Toscana (6,96%). Quanto alle province, spicca Roma davanti a Milano, rispettivamente con il 5,35% e il 3,53%. Quindi è la volta di Napoli (3,18%), davanti a Catania (2,77%), Perugia (2,64%), Brescia (2,36%), Bergamo (2,12%) e Cosenza (2,07%), con Macerata (1,93%) e Palermo (1,92%) a chiudere la top ten.

Per quanto riguarda la tipologia di immobili, quelli residenziali (categoria che comprende appartamenti, monolocali, mansarde, attici, ville e villette) costituiscono circa il 57% del totale, i locali commerciali invece (negozi e uffici) al 12,20% e box e auto al 10.62%.

In media il prezzo della base d’asta nel 2022 è stato compreso tra i 70 mila e i 100 mila euro, il che significa che gli immobili stati aggiudicati a valori notevolmente inferiori ai reali valori di mercato.

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